Annalisa Bruni recensisce splendidamente su èNordest il romanzo “La verità dei topi” di Massimiliano Nuzzolo
Nuzzolo e il suo thriller dove i topi sono sinceri
I topi, che siano grossi ratti immondi o deliziose creaturine di campagna, sono stati molto spesso oggetto, diretto o indiretto, della narrazione sia letteraria che cinematografica, campeggiando anche sul frontespizio di romanzi come Uomini e topi di John Steinbeck
e Il dio dei topi, di Barbara Codogno, o di graphic novel come Maus di Art Spiegelman, o di saggi come L’uomo dei topi di Sigmund Freud (quinto volume dei casi clinici), per fare solo qualche esempio. Possono suscitare tenerezza come i topolini protagonisti di scene indimenticabili di film di animazione disneyani oppure ribrezzo e orrore come nella scena conclusiva di Nosferatu di Werner Herzog.
In generale, però, il topo, nella sua immagine meno edulcorata, diventa simbolo inquietante, strumento di angoscia e disgusto e Massimiliano Nuzzolo lo sa bene. Nel suo romanzo più recente, La verità dei topi…
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